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al testo di Michele Schicchi
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mentre tutto si piegava alla stoltezza dell'imperfezione. L'uomo morì, sfiatando il cuore La terra si distrusse coi suoi stessi veleni I soli si spensero in un ultimo tenero bagliore e le galassie tutte si disgregarono nel più lucido buio. L'immenso visse con la morte di essi fatto perfetto dall'imperfezione, l'elettrone è il suo intradibile padre. |
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